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Come validare e lanciare un’idea di startup blockchain: MVP vs RAT, business model e Economic Design Framework.

Avviare una startup blockchain è simile, per tanti aspetti, a lanciare una startup tradizionale.

Tuttavia, ancor prima di considerare puramente l’aspetto blockchain, ogni startupper dovrebbe rispondere a una domanda: la mia idea di startup blockchain potrà risolvere un problema di mercato?

Se la risposta è si, allora, il secondo step sarà definire se la futura startup blockchain potrà offrire (o meno!) un reale valore agli utenti.

La maggioranza delle startup -blockchain o tradizionali- infatti, fallisce per una (o più!) delle seguenti ragioni:

  • Nessun Mercato: 42%
  • Esaurimento dei fondi investiti: 29%
  • Team sbagliato: 23%
  • Miglior offerta da parte della concorrenza: 19%
  • Ragioni di prezzo / costi: 18%
  • Prodotto non user-friendly: 17%
  • Mancanza di un solido Business Model: 17%

Ad ogni modo, prima di avviare la tua start-up blockchain ci sono almeno altri 13 errori da evitare.

Se il tuo obiettivo è quello di lanciare una startup blockchian di successo, in questo post ti fornirò alcune linee guida generali sulla base della mia esperienza.

Testa e valida le assumption di business: MVP VS RAT

Prima di tutto devi testare e validare le assumptions di business (smoke test, ndr).

L’approccio classico per validare un’idea di business è sviluppare e validare un MVP.

Un MVP (Minimum Viable Product, ndr) fa riferimento allo sviluppo di un prototipo del prodotto/servizio che sia fruibile (per l’appunto, viable) dal potenziale cliente.

Tuttavia, in molti casi, uno strumento ancora migliore di un MVP per dimostrare la viabilità (fattibilità, ndr) del prodotto è il RAT, acronimo che sta per Riskiest Assumption Test.

Il RAT -che io utilizzo insieme al Business Model Canvas sia nella validazione di idee di startup classiche che crypto- è uno strumento che se ben realizzato sarà in grado di fornire feedback importanti.

Lavorare a un RAT, infatti, è utile come base di partenza (per questo assumption del rischio) per evitare di sprecare tempo e denaro in progetti o problemi che mostrano anzitempo punti di debolezza o che sono senza alcun futuro.

Per buona parte il RAT segue l’approccio “Lean Startup Model”, facilitando i founder della startup ad investire solo in prodotti/servizi che hanno buone probabilità di soddisfare i bisogni dei clienti e soprattutto per i quali, il cliente, vuole pagare.

Di seguito uno schema del RAT che ti aiuterà nel tuo lavoro.

Diagramma “Riskiest Assumption Test”

Blockchain Business Model

Una volta che le assumptions del RAT sono state validate, è tempo di pensare a:

  • un blockchain business model;
  • a quella che dovrà essere la tua Go-to-Market strategy per cominciare ad acquisire i tuoi primi clienti.

Molti founders erroneamente pensano che ogni startup blockchain debba, in un modo o nell’altro, avere un proprio native tokens, ma non è affatto così. 

In generale, l’obiettivo di una startup blockchain, ancor di più rispetto a una startup classica, è quello di ridurre inefficienze, proteggere maggiormente i dati degli utenti e far risparmiare tempo e denaro ai potenziali clienti.

Inoltre, ogni business model blockchain per creare valore dovrebbe (ma non sempre è vero!) necessariamente fondarsi su:

  1. Decentralizzazione dei dati: ovvero tutti i dati, degli utenti e non, non appartengono e non vengono gestiti da un’entità centrale. Un’entità centrale può essere uno Stato o una azienda. Ad esempio, i dati personali o le informazioni lasciate sul web da miliardi di persone sono attualmente usate e monetizzate da entità centrali come Google, Facebook, Amazon, etc.
  2. Fiducia: tutte le applicazioni di blockchain si fondano sugli smart contract. Gli smart-contract riducono i rischi legati alle transazioni e possono sostituire qualsiasi contratto classico (es.: senza necessità di coinvolgere una terza parte come un notaio o un avvocato).
  3. Meccanismi di incentivo: tutte le applicazioni di Blockchain incentivano i partecipanti alla catena del valore ridistribuendo il potere e il controllo (es.: PoW, PoS, DAO, etc..)

Fatte queste debite precisazioni, di seguito ti illustro alcuni dei blockchain business model che potrebbero fare al tuo caso se stai pensando di avviare una startup blockchain o crypto.

1. Token Economy

Uno dei blockchain business model più usati da chi vuole lanciare una startup crypto è quello che si fonda sugli utility tokens.

Gli utility tokens (da non confondere con i social o governance tokens) rappresentano un modo per sviluppare diverse attività e, allo stesso tempo, fornire un incentivo economico o di altro tipo per gli utenti che “partecipano” attivamente alla blockchain.

Molte startup crypto fondano il loro modello di business proprio su una token economy.

2. Blockchain as Service (BaaS)

Come per SaaS, letteralmente “software come servizio”, il business model BaaS (Blockchain as Service o in italiano Blockchain come servizio, ndr.) è un altro business model a cui potresti pensare se vuoi lanciare una startup blockchain.

BaaS è un modello di business che funziona come una sorta di web host (simile a SaaS), eseguendo l’operazione di back-end per una dApp o una piattaforma basata su blockchain.

Con l’utilizzo di BaaS, il software utilizzato non è installato localmente, ma viene messo a disposizione dei clienti tramite una connessione Internet.

Pertanto, se scegliessi questo modello di business per la tua startup blockchain, potresti pensare di sviluppare da zero una Blockchain as Service da rendere disponibile a terze parti (dietro pagamento).

3. Developments Platform

Queste piattaforme consentono agli utenti di effettuare transazioni direttamente tra loro senza la necessità di un intermediario di fiducia.

Ethereum, Solana, Cardano e altre blockchain ne sono un esempio.

4. Blockchain Professional Services

Un business model legato all’offerta di servizi blockchain, come sviluppo dApp, consulenze, blockchain advice, auditing, etc.

5. Blockchain based software solution

In questo business model rientrano tutte quelle aziende che sviluppano soluzioni blockchain da essere poi rivendute ad aziende terze.

Questo business model è attualmente in forte crescita.

Quelli che ti ho elencato sopra, sono solo alcuni dei principali blockchain business model.

Naturalmente nella realtà ne esistono molto altri, ma mi mi fermo a questi 5 business model per startup crypto e blockchain per non allungare troppo questo post.

Economic Design Framework

Come in ogni startup o progetto di business, diversi sono gli elementi che porteranno al successo (o meno) della tua blockchain startup.

Al fine di analizzare questi elementi, è utile costruire quello che nel gergo è definito un Economic Design Framework.

Ma che cos’è un Economic Design Framework?

Per renderne più semplice l’idea, se non lavori nel campo, nell’immagine sotto ti presento l’Economic Design Framework in un facile veste grafica.

Economic Design Framework

Come puoi tu stesso vedere, l’Economic Design Framework è costituito da diversi “pezzettini” e si presenta composto di più livelli: da quello più basso “Value Proposition” a quello più alto “Governance”, passando per livelli intermedi:

  • Financing/Capital Investment
  • Contract Design, Market Design, Information Systems
  • Tokenization

Immagina l’Economic Design Framework come il “disegno” che devi dare alla tua startup blockchain per raggiungere via via il prodotto finito.

Customer Acquisition Strategy 

Una volta scelto il blockchain business model per la tua startup, è di vitale importanza acquisire i primi utenti.

Per fare tutto ciò ti è richiesto di pianificare ed eseguire una GTM strategy, acronimo che sta per go-to-market strategy.

La tua strategia di go-to-market dovrà essere targetizzata sui tuoi clienti, allineata nel risolvere il loro problema, scalabile e replicabile mano mano che la tua startup blockchain cresce anche in mercati/paesi diversi da quello/i iniziali.

Conclusioni

In questo articolo ti ho illustrato i principali passi da seguire se stai pensando di lanciare una startup blockchain.

Per chi è già del mestiere, per chi ha già avviato precedenti startup o comunque mastica già la materia, alcuni step si ritrovano anche nello sviluppo di startup tradizionali, in particolare:

  • Soluzione/Problema
  • MVP insieme a RAT
  • Customer Acquisition (GTM strategy)

Naturalmente il tutto va lavorato secondo i canoni del mercato blockchain che di fatto è diverso da un mercato “centralizzato”.

Diverso è il discorso per i business model blockchain: questi business model infatti presentano tratti distintivi o differenze spesso ben marcate da business model di startup non blockchain,

Per quanto riguarda lo sviluppo dell’Economic Design Framerwork, una startup blockchain presenta diverse peculiarità non presenti tra le startup classiche.

Se hai bisogno di una consulenza, di un advice o un business partner per avviare la tua startup blockchain sentiti libero di contattarmi.

Scritto da Stefano, Startup founder | Digital Entrepreneur | Mentor, seguimi su:

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