Come scrivere un White Paper per un ICO che funzioni. Vediamo insieme a cosa prestare attenzione e perchè.
Come scrivere un White Paper per un ICO rientra nella Top 10 delle richieste che mi sono state fatte negli ultimi mesi.
Ecco perché oggi ho deciso di scrivere un post al riguardo, per chiarire un po’ di dubbi e dare qualche “trucco”.
L’interesse intorno alle ICO e più in generale intorno alla blockchain, non accenna a diminuire e sono ormai centinaia le startup che quotidianamente pianificano o stanno già raccogliendo fondi tramite un’ICO.
Articolo che potrebbe interessarti: ICO per finanziare la tua start-up: cos’è, come lavorarci, cosa valutare
Il mercato, come sempre avviene, si è dotato delle sue regole e tra le sue regole, se si vuole fare un’ICO, c’è quella di redigere il White Paper.
Un team che pensa di finanziare la propria startup idea tramite criptomoneta deve dotarsi obbligatoriamente di questo documento e nel seguito del posti vi parlerò di come scrivere un White Paper per un ICO.
Ricorda anche che quella dell’ICO non è l’unica strada per finanziare la tua startup.
A seconda dei casi, come scrivevo in questo articolo: Come finanziare una start-up: 6 metodi a confronto e quello giusto per te ce ne possono essere diverse in considerazione alla natura del progetto e spesso le migliori risultano proprio essere la combinazione di più metodi.
Cos’è un White Paper?
Prima di vedere come scrivere un White Paper per un ICO, facciamo un passo indietro.
Il White Paper non nasce con le ICO, ma più in generale, è un documento che presenta per un dato tema un problema e la sua soluzione.
Relativamente al tema ICO, il White Paper promuove un nuovo prodotto o servizio strettamente connesso con la tecnologia blockchain descrivendone le caratteristiche chiave, gli utilizzi e i punti di forza.
Il White Paper si presenta come un file, solitamente in PDF, che verrà messo a disposizione online per poi essere letto e approfondito da tutte quelle persone, che in un modo o nell’altro, sono interessate ad investire nel progetto per il quale si stanno raccogliendo fondi.
Il White Paper contiene una dettagliata descrizione del progetto e in particolare:
- Descrizione dell’architettura di sistema che si andrà o si sta sviluppando e come si interfaccerà con gli utenti finali;
- Dati di mercato e stime di crescita relativamente al vostro prodotto o servizio;
- Istruzioni e requisiti per il successivo rilascio dei tokens;
- Una lista di tutti i soggetti impegnati nel progetto: fondatori, membri del team, investitori, advisors.
Il White Paper, in altre parole, altro non è altro che un business plan classico affiancato da una puntuale una tecnology overview.
Va da sé, che senza un White Paper risulterà difficile -io aggiungo impossibile- che un ICO possa avere successo.
Tuttavia, il solo White Paper non è sufficiente affinché un ICO produca i risultati sperati, ed ecco perché vi dirò come scrivere un white paper per un ICO, fornendovi qualche trucco insieme ad esempi pratici.
White Paper: le sezioni che non devono mancare
Passiamo ora al tema clou di questo post ovvero a come scrivere un White Paper per un ICO.
Ogni White Paper deve tassativamente contenere le sezioni che vi elenco di seguito:
- Problema;
- Soluzione al problema;
- Descrizione del prodotto;
- Come verranno “commercializzati” i tokens, ovvero: le interazioni tra il prodotto, il mercato, su quale exchange verranno listati i tokens emessi;
- Gli smart-contract che saranno utilizzati;
- Membri del team;
- Distribuzione dei tokens e prospettive future, ovvero: cosa ci farò con quei tokens una volta acquistati?
Aldilà delle sezioni di cui sopra e che riguardanno la forma che un buon il White Paper dovrebbe avere, dobbiamo prestare molta attenzione alla sostanza del White Paper.
Cosa intendo per sostanza?
- Team forte;
- MVP validato;
- Attenta pianificazione economica/finanziaria;
- Informazioni sull’uso dei fondi raccolti;
- Descrizione tecnica dettagliata;
- Road map del progetto.
Vediamo meglio i punti sopra elencati per capire ancora meglio come scrivere un White Paper per un ICO.
Team forte
Ogni investitore che si rispetti conduce verifiche sul team.
Questo vale per i Venture o Business Angels classici e vale, in misura diversa, anche per i progetti ICO.
Con un’ICO, la vostra startup diventerà pubblica fin dal primo giorno e su piattaforme come ICObench (tanto per citarne una) o forum come BitcoinTalk decine di curiosi, potenziali investitori e critici del progetto saranno pronti a condurre verifiche sul team e a dare un feedback pubblico a 360° sul vostro progetto.
Quindi prima solo di pensare a un ICO, lavorate, ma questo vale per qualsiasi progetto di startup, sul mettere insieme il team più adatto a quel progetto e su un’idea vincente.
Un team forte è costituito da persone con competenze eterogenee, skillate, con altre esperienze di startup alle spalle o in corso, qualche jolly che abbia competenze multisciplinari ed esperienze lavorative in diverse aree e industries e che sia in grado di guardare al business con un approccio trasversale.
State lontano pertanto da questi profili: Startup co-founder cercasi: i profili di soci da evitare assolutamente
Completano il quadro: advisors esperti e -preferibilmente- provenienti dalla stessa industry in cui state lanciando il progetto.
Importante suggerimento: il team deve essere internazionale, per superare barriere linguistiche e fare leva su un networking maggiore.
MVP
Le ICO che hanno avuto più successo e raccolto più fondi?
Quelle che avevano alle spalle un MVP già sviluppato, i primi utenti e delle ipotesi di business validate.
Potresti leggere: MVP o Minimum Viable Product per la tua start-up: un esempio pratico
Come nel mondo del Venture classico, dimostrare di avere già una trazione di mercato, seppur minima, vale un milione di più di qualsiasi PDF o di qualche mock-ups che mostra come il vostro prodotto o qualche feature si presenterà.
Quindi investite il vostro tempo nel validare singole ipotesi di business e non nel progettare loghi o fare networking a eventi di scarso o nullo valore.
Pianificazione economica/finanziaria
Ad assumptions di business solide deve seguire un’attenta pianificazione economica/finanziaria.
Non sparate numeri a caso su quote di mercato, revenues model che non reggono, cash-flow dove il solo flow è rappresentato dall’acqua che se solo potesse sgorgare da quelle celle excel risolverebbe parecchi problemi di siccità o princing costruiti alla carlona.
Al riguardo potresti leggere: Budget per startup: come pianificare i costi della vostra start-up
Informazioni sull’uso dei fondi raccolti
Fate sempre un piano dettagliato che descriva come saranno spesi -o per meglio dire, investiti- i fondi raccolti.
Negli ultimi tempi, ahimé, alcuni dei fondi raccolti sono stati spesi per finalità non presenti nel White Paper e in altri casi i fondi raccolti sono addirittura scomparsi.
Si, molte ICO sono state e qualcuna continuerà, ad essere una truffa.
Inoltre, nel White Paper dovrebbero sempre essere contenute le informazioni – il quanto più possibili dettagliate- degli exchanges sui quali si listeranno i tokens distributi.
Solitamente, i tokens andrebbero listati sui principali exchange non oltre gli 1-2 mesi dalla conclusione dell’ICO, questo per non generare sospetti che qualcuno all’interno del team stia volutamente manipolando i prezzi dei tokens prima di immetterli sul mercato.
Generalmente, per non alimentare questi sospetti, sarebbe bene inserire già nel White Paper una data certa di distribuzione dei tokens, prevedere piani di redemptions o buy-back e fissare un numero finito di tokens da emettere durante la Pre-Sale ICO (o vendita provata) e le successive fasi dell’ICO.
Su questo argomento potresti leggere: Come fare un ICO. Quello che devi sapere per pianificarla – Parte II
Descrizione tecnica e road map
Infine, è di vitale importanza che il White Paper includa una descrizione tecnica dettagliata del progetto, i sui sviluppi futuri e una road map.
Le ICO che hanno avuto maggior successo, sono infatti quelle di progetti che nei loro White Paper avevano una solida e dettagliata descrizione dell’architettura di prodotto.
Uno dei modi più facili, immediati e comprensibili per farlo è usare dei diagrammi. Less is more (stampatelo nella vostra testa).
Un buon esempio è quello di Monetha, un ICO per sviluppare un sistema di pagamento per blockchain, che raccolse, nel 2017, 37 milioni di dollari pari a circa 95.000 ETH.
Solitamente l’orizzonte temporale per sviluppare quanto descritto nel White Paper non dovrebbe superare i 18 mesi da quando l’ICO si è conclusa.
ICO Marketing
Da tener presente, anche se non strettamente connessa al tema di questo articolo, ovvero di come scrivere un White Paper per un Ico, è la pianificazione e implementazione di quella che nel gergo va sotto il nome di ICO marketing.
Con ICO Marketing si fa riferimento alle diverse strategie di marketing da mettere in conto per pubblicizzare l’ICO della vostra startup.
Mi sono occupato largamente dell’argomento scrivendo anche questo post che ti invito a leggere: ICO marketing: 4 strategie spiegate, quanto costano e consigli pratici dove, oltre che sulle strategie da pianificare e implementare, mi sono soffermato anche sui relativi costi da mettere a budget per l’esecuzione ottimale della vostra ICO.
Considerazioni finali
Sono stato coinvolto in diversi progetti ICO e lavoro su diversi business case che mi permettono quotidianamente di analizzare le ragioni che hanno portato al successo di alcuni progetti ICO e al fallimento di altri.
Sulla base della mia esperienza ecco altre cose che posso aggiungere:
1. Un fantastico White Paper non aiuterà un pessimo progetto. Qui potrei citare i nomi di numerose ICO correlate ad altrettanti pessimi progetti.
Quello che invece è importante aggiungere, è che ogni progetto deve avere una solida UVP, quindi dato un problema, presentare una soluzione che il mercato desidera. Inoltre, il team deve essere, come già dicevo sopra, “forte”.
2. Articolo di ricerca. Alcuni White Paper, ne cito solo uno che è quello di Filecoin, si presentano con una veste singolare: quella di un articolo di ricerca, quindi non il classico pattern usato dalla stragrande maggiornaza dei White Paper.
Eppure, Filecoin ha raccolto circa 260 milioni di dollari durante la sua ICO.
Perché? Un articolo di ricerca ben elaborato, contiene solide assumptions e le relative dimostrazioni. In altre parole: trasmette molto fiducia agli investitori.
3. Un White Paper per ciascun pubblico! Lo stile, come pure il design e il linguaggio usato in ogni White Paper dipende dalle persone alle quali ci stiamo rivolgendo.
Un White Paper altro non è che lo strumento che stiamo utilizzando per un preciso scopo: quello di far conoscere il nostro progetto e di trovare persone pronte ad investire sul team e sul progetto.
Ecco perché ogni White Paper dovrebbere essere elaborato con logiche riconducibili a quelle usate nel marketing per attrarre, ingaggiare e convertire persone in investitori del progetto.
Per cui il messaggio del nostro White Paper dovrà essere diverso a seconda dei diversi “lettori”- con i quali ci interfacceremo.
Per intenderci, un solo White Paper per lo stesso progetto a volte potrebbe non bastare.
Se hai dei dubbi lascia un commento sotto o contattami per essere supportato su come scrivere un White Paper per un ICO.
Scritto da Stefano, Startup founder | Digital Entrepreneur | Mentor, seguimi su: