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  3. Come si crea e come non abboccare a un ICO truffa

Ecco come è facile mettere su un ICO truffa e come riconoscerle.

ICO e truffa sono due parole che spesso camminano insieme, proprio come due fidanzatini mano nella mano.

Prima di andare oltre, chiariamo subito un punto.

DISCLAIMER: L’intenzione di questo post non è di insegnarvi a come truffare la gente, ma come difendervi dalle ICO truffa o ICO scam propriamente dette. Molte persone hanno poca familiarità con il mondo delle criptomonete e cercano, perché l’hanno letto qua e là sul web, di investire sulla prossima Google o Amazon. Quindi attenti.

Fase 1: Nome e Brand 

Il nome prima di tutto. Prima di vendervi un’idea sensazionale e rivoluzionaria, il truffatore vi venderà un nome -quello della startup- e un marchio.

Disolito, quando il nome ha a che a fare una startup che vuole finanziarsi tramite un ICO, ha sempre quel sapore di “etereo”, di celestiale, di interconnessione con un altro Mondo.

Nel mio caso, qualora un giorno decidessi di lanciare un nuovo blog basato su blockchain, potrei chiamarlo: Monzoon.

Il marchio potrebbe essere più o meno quello sotto.

Fase 2: Il team

Ogni settimana, incontro realmente o virtualmente via Skype, dai 5 ai 10 teams… ops, dalle 5 alle 10 persone -parliamo di self-made men- che mi propongono di collaborare alla loro ICO o al loro rivoluzionario progetto.

A questi si aggiungono tutte le altre proposte di collaborazione che ricevo su linkedIn e, che dopo una veloce due-diligence, cestino.

Molti di questi self-made men sono truffatori che cercano di truffare anche me, molti altri sono incompetenti, altri persone oneste, ma che non hanno né le skills e né i fondi per poter lontanamente pensare di lanciare un ICO.

Pochi sono coloro che hanno skills, fondi e voglia.

Parliamo dei truffatori ovvero di quelli che pianificano di mettere in piedi una ICO truffa.

Il giochino funziona più o meno così.

Sul web -per non rendervi facile la vita, qualora vi fosse anche lontanamente balenata per la testa di fare una ICO truffa– ci sono varie “risorse”, oltre a linkedIn, sui quali reperire i vari componenti del team in modo abbastanza facile, veloce e indolore.

Prima di tutto, developers, ma anche marketers, business developers, advisors, PR e così via.

La promessa e premessa è sempre la stessa: prima l’ICO poi i soldi per il lavoro, perché se credi nel progetto devi essere pronto a rischiare”, questo il mantra.

Una volta trovati i “giusti” candidati, ovvero quelli che hanno dato la disponibilità a lavorare prima, dopo o durante l’ICO e che vogliono mettere la faccia su un progetto che molto probabilmente sarà una truffa, il giochino ha inizio.

Qualche foto di presentazione, un collegamento all’account twitter e linkedIn del team members sulla pagina di presentazione del progetto e il team “stellare” è pronto.

Badate: si tratta di gente sparsa per il Mondo e che non si è incontrata mai personalmente. Come pensiate che possa sul serio lavorare insieme?

Fase 3: Bitcointalk accounts

Bitcointalk è il forum bitcoin e progetti correlati più attivo del web.

Ogni developer, investitore, entusiasta di progetti cryptocurrency è iscritto su questo forum.

Ogni nuova ICO è annunciata tramite questo canale/forum, dove ogni utente può dare feedbacks/pareri sul progetto.

Generalmente, come accade in ogni forum, gli utenti più “anziani” e partecipi alle discussioni sono anche i più rispettati.

Quando un nuovo progetto, airdrop, ICO, ICO truffa viene pubblicato (annunciato), i vari utenti commentano.

Naturalmente i feedbacks ricevuti da utenti -i cosiddetti SR o Hero- pesano di più rispetto al resto dei commenti, perché, si sa, gli anziani godono di maggiore credibilità.

Dove sta l’inganno? Comprare commenti e false recensioni su Bitcointalk da utenti Hero o SR costa tra gli 0.5 e 1 BTC e ci sono “società” nate apposta per farlo. Un po’ come i commenti di Tripadvisor.

Fase 4: Mission e Vision

Come in ogni nuovo progetto o azienda consolidata non può mai mancare una mission e una vision del progetto anche se, ad essere più precisi, qui il termine corretto è Pitch del progetto.

Le keywords per ogni progetto blockchain che si rispetti sono: Publishing, Trustless, Fixed, Digital, Tokens, Assets, Blockchain, Ledger, Disruptive, Decentralized, Shares, Platform, etc.

Per il mio blog Monzoon su blockchain il Pitch potrebbe più o meno essere questo:

MONZOON is the new disruptive tokenizing ledger for the development of personal blog on a new and decentralized trustless blockchain platform. Featuring the innovative Proof Of posting, MONZOON Crowdsale is a one in a lifetime opportunity to become part of blockchain technology’s future.

Get your MONZ (MONZOON tokens) Now!”

ico e truffa

La fantomatica landing page del mio blog “Monzoon”

Fase 5: Mettiamo tutto insieme

I pezzi sono pronti, non ci resta che metterli insieme come ogni puzzle che si rispetti.

Acquistiamo su internet un bel template in WP “blockchain ready”, un dominio .io, un widget con un countdown integrato, un form per la sottoscrizione e creiamo il nostro indirizzo Bitcoin e Ether.

Il gioco è fatto.

Lanciamo il nostro bel Airdrop, facciamo crescere più o meno in modo virale i nostri followers e iscritti al canale Telegram.

Infine facciamo abboccare i polli.

Consigli per non essere truffato

Piccoli accorgimenti da adottare per non essere truffati:

– Team: non basta avere un profilo linkedIN e un titolo. Controllate che gli ex datori di lavoro e progetti inseriti nei relativi profili siano realmente esistenti. Alcuni di questi profili mostrano diversi progetti “blockchain” come attuale posizione di lavoro. Questo è un campanello di allarme. Pensate sul serio che una persona possa lavorare in 5 startups contemporaneamente?

– Fate attenzione ai profili di gente che risiede in Africa o Sud America.

– ULR: controllare che il sito abbia dei certificati SSL attivi.

– Controllate che la società, se costituita, sia realmente incorporata/attiva e chi sono gli amministratori. Molti registri delle imprese di diversi Stati sono ormai consultabili online. Se non trovate niente è quasi sicuramente una truffa. Se trovate una società non è detto che non lo sia; costituire e dissolvere una società in molti Paesi è veloce è economico.

– canali telegram e accounts twitter con migliaia di iscritti significano poco. Molti di questi utenti sono bots e altri sono persone che partecipano all’airdrop solo per ricevere tokens che al 99% non varranno niente, ma per la legge dei grandi numeri per l’1% potrebbe trattarsi  dei nuovi Bitcoin.

– alcuni progetti non potranno mai avere riflessi di mercato immediati. Cosa significa? Parafrasando una battuta di J. Edgar (interpretato da Leonardo di Caprio); l’informazione è potere. Quindi chiedetevi sempre: quanti dei soggetti coinvolti in quel progetto sarebbero realmente disposti a cedere la loro informazione ovvero il loro potere? Per soggetti coinvolti intendo le aziende/settore industriale che la startup vuole “distruggere” o “innovare”.

– ultimo, ma non banale suggerimento. Se l’ICO vi puzza (sesto senso?) di truffa allora è una truffa!

Articoli utili per pianificare una vera ICO

Di seguito alcuni articoli scritti da me nel corso dei mesi per lavorare seriamente a un ICO, capire se può essere la strada giusta per finanziare il tuo progetto e tutte le principali voci di costo correllate a un ICO.

  1. ICO per finanziare la tua start-up: cos’è, come lavorarci, cosa valutare
  2. Come fare un ICO Initial Coin Offering per finanziare la tua startup – Parte I
  3. Come fare un ICO. Quello che devi sapere per pianificarla – Parte II
  4. Come fare un ICO. Prima, durante e dopo – Parte III

Conclusioni

In questo post vi ho parlato ci come si costruisce e di come di riconosce una ICO scam.

In particolare, di come dare un nome e brand appropriato al progetto, di come cercare il team adatto, di come comprare recensioni utili su Bitcointalk, di come costruire un pitch che funzioni e infine di come mettere insieme tutti i “pezzi” su una pagina web di presentazione del progetto.

A questo link trovate anche una lista di (quasi) tutte gli scam di questi ultimi tempi.

Per qualsiasi dubbio scrivimi nei commenti o contattami se stai valutando di fare un ICO.

 

Scritto da Stefano, Startup founder | Digital Entrepreneur | Mentor, seguimi su:

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