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  3. 5 popolari modelli di cannabis business sui quali potresti investire

Se sei in cerca di un’idea per una startup, prendi ispirazione da questi modelli di cannabis business.

L’Italia e gli italiani, sul tema cannabis legale, sono stati sempre divisi, ma intanto il numero di growshop -punti vendita di cannabis ricreativa- è in continuo aumento lungo lo Stivale. Al momento si contano circa 500 growshop, con una crescita anno su anno del 300%. Non male. Ecco perchè ho deciso di parlarti di 5 modelli di cannabis business (al momento si tratta di startup tutte americane) dai quali potresti prendere spunto.

Con l’aumento della cannabis per uso ricreativo, per impieghi terapeutici e per una legalizzazione che de-facto non tarderà ad arrivare, quella di avviare una startup o un business della cannabis potrebbe presto rivelarsi un business d’oro per molti imprenditori da non lasciarsi sfuggire.

Puoi leggere anche: Ricerca di mercato per idea di startup: i tools da usare e Business Model Canvas cos’è e perchè è fondamentale per la tua start-up

Di seguito ti illustro i 5 migliori modelli di cannabis business già largamente premiati da clienti e investitori in USA.

L’Uber della Cannabis 

Eaze è il sito (disponibile anche l’app con il nome di Eaze-like) che potremmo definire come l’ “Uber della Cannabis” o l’ “Amazon della Cannabis” o il “Deliveroo” della Cannabis. Eaze è stata tra le prime apps di cannabis delivery.

modelli di cannabis business eaze

Eaze ovvero la cannabis delivery app stile Uber.

Essere stata tra i precursori tra le app di cannabis delivery ha avuto i suoi frutti: 27 milioni di dollari raccolti in un round di Serie B appena qualche mese fa e Eaze-Like è considerata come la più grande, per fatturato e clienti, tra le cannabis startup. Quando si dice vantaggio competitivo dall’essere stati i primi.

Eaze è stata premiata dagli investitori per due motivi principali:

  • Per il mercato della cannabis delivery e più in generale per l’industria della cannabis è atteso un CAGR del 25% (stime USA).
  • La legalizzazione della cannabis a scopi terapeutici e ricreativi è ormai vicina in molti stati USA e Paesei europei. In molti, in realtà, lo è già.

Presto quello della cannabis delivery sarà un enorme mercato e con un’app simile o sfruttando lo stesso modello di business di Eaze-like potrai:

  1. Connettere gli utenti con i growshops o farmacie più vicine.
  2. Fornire agli utenti una varietà di prodotti correlati alla cannabis.
  3. Connettere i riders alle farmacie o growshops per le consegne a domicilio.

Dating app per amanti della Marijuana stile Tinder

Tinder è l’applicazione di dating più famosa (e forse più usata) al Mondo. Vuoi trovare l’anima gemella o uscire con un nuovo gruppo di amici? C’è Tinder. Tinder al momento è valutata intorno ai 3 Miliardi di dollari ed è una delle applicazioni più scaricate dagli Android e Apple stores di mezzo Mondo.

Ormai c’è un’app in stile Tinder per tutto: per trovare un co-founder per fondare la tua startup (Shapr), per trovare l’amico o amica per praticare una nuova lingua (HelloTalk). Non sorprenderà se qualcuno ha già pensato a un Tinder delle cannabis.

Tra i modelli di cannabis business ispiati a Tinder, troviamo High There!

modelli di cannabis business hight there

Hight There per trovare gli appassionati di cannabis vicino a te.

Hight There è l’app che i loro fondatori descrivono come “Tinder per la community della cannabis”. Gli utenti di High There! sono già circa 200.000 e vengono matchati per:

  • Località.
  • Metodo preferito di consumare la cannabis.
  • Tipi di cannabis preferiti, esempio: Sativa o Indica.
  • Preferenze di cibo per “accompagnare” la cannabis. C’è chi lo fa insieme a una Pizza, ma i più raffinati scelgono di farlo con un Prosecco.
  • Cosa ti piacerebbe fare durante un potenziale appuntamento a base di cannabis? Esempio: parlare, andare al parco, etc.

Instagram della Cannabis 

Forbes in un’analisi di un paio di anni fa, aveva previsto che Instagram -la popolare app di foto sharing- avrebbe presto raggiunto un valore di mercato ricompreso tra i 25 e i 50 miliardi di dollari. Dati alla mano, in accordo con eMarketer, i ricavi generati da Instagram per il 2017 sono pari a 1,5 miliardi di dollari, previsti a 5 miliardi entro la fine di quest’anno. Leggi qui le previsioni.

Instagram è la piattaforma social che sta registrando il tasso di crescita più veloce nella storia e attualmente, per numero di utenti, è la seconda. A Settembre 2017 Instragram contava circa 500 milioni di utenti. Twitter (terzo) 310 milioni e staccata di un bel po’ Snapchat, poco più di 100 milioni.

Non sorprenderà che sulla falsariga di Instagram è nata Massroots ovvero l’Instagram della Cannabis.

Massoroots ha già un milione di utenti attivi, ha raccolto investimenti per 5 milioni e per non farsi mancare niente, poggia anche sulla tecnologia blockchain.

modelli di cannabis business massroots

Non poteva mancare l’Instagram della cannabis, Massoroots

Massoroots permette di:

  • Connettersi e condividere con il proprio network notizie, foto e video su tutto ciò che è legato alla cannabis.
  • Seguire i cannabis influencers. Ebbene si, ci sono anche gli influencers della cannabis.

Tripadvisor della Cannabis 

Come saprai Tripadvisor è un’app e sito web che permette di recensire locali ed effettuare prenotazioni.

Tripadvisor ha una valutazione di mercato di 6,5 miliardi di dollari, una crescita di milioni di visitatori unici mensili e centinaia di milioni di recensioni per ristoranti e altre attività locali.

Leafly è quella che è conosciuta come “la Tripadvisor dell’erba”, anche se, a mio modo di vedere, il business model di Leafly è più vicino a quello di Yelp. Leafly ha già raccolto più di 100 milioni di dollari in private equity e dichiara di avere 10 milioni di visitatori unici mensili.

modelli di cannabis business leafly

Recensisci i growshop o trova la cannabis più adatta al tuo scopo con Leafly.

Cosa fa Leafly:

  • Gli utenti possono trovare growshop e dare un’occhiata al catalogo prodotti o cercare altre informazioni: indirizzo, recensioni, etc.
  • Possono naturalmente rilasciare recensioni sui growshop.
  • Filtrare informazioni come: notizie sulla cannabis, le ultime in tema di legalizzazione o aggiornamento vari.
  • Scambiarsi informazioni sulla cannabis. Ad esempio, quale cannabis a scopo terapeutico è la migliore per curare particolari tipi di patologie. 

Cannabis IoT

Questa non ve l’aspettavate, vero? E invece, le cannabis IoT apps e devices correlati sono in constante aumento e il futuro si prevede sempre più florido.

Ora ti starai chiedendo: cosa centra IoT e cannabis? Ti rispondo con il nome di una startup: Growtronix. Ok, ancora non ho aggiunto niente.

Growtronix è quello che a tutti gli effetti potremmo definire come un cannabis software solution ed è l’ultimo tra i modelli di cannabis business di cui voglio parlarti. Se, per così dire, hai il pollice “verde” e ti piacerebbe avere la tua piccola coltivazione di cannabis domestica o dar vita a una vera e propria farm della cannabis, non ti resta che affidarti a Growtronix.

Growtronix è un software, disponibile sia lato web che via app che permette di:

  • Automatizzare l’ambiente nel quale la cannabis verrà coltivata. Controllare e settare ad esempio le pompe per l’irrigazione o i bruciatori per vaporizzare lo zolfo.
  • Monitorare il tutto da remoto.
  • Ricevere notifiche personalizzate su decine di parametri (luce, tasso di umità, etc).
  • Time lapse video.
  • Storage dei dati.
  • Grafici e analystics che ti faciliteranno la coltivazione specie per il futuro.

Conclusioni

Eccoci arrivati alla fine di questo post dedicato a 5 popolari modelli di cannabis business dai quali prendere spunto per avviare la tua startup o iniziare il tuo business nel mercato della cannabis. Abbiamo parlato di Eaze-Like Eaze-Like -l’Uber della cannabis-, di High There! -il Tinder della cannabis- di Massoroots – l’Instagram della cannabis- di Leafly –Tripadvisor della cannabis- e infine di Growtronix – cannabis IoT-.

A voi i commenti e se avete bisogno d’aiuto per avviare la vostra startup visitate questa pagina.

Scritto da Stefano, Startup founder | Digital Entrepreneur | Mentor, seguimi su:

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