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Startup ed errori da evitare per non fallire: ecco i 13 più comuni e come evitarli.

Fare startup è difficile, te lo dice qualcuno che -insieme ad altri business online- ne ha avviato qualcuna.

Avere successo, ma sopratutto non fallire, è però ancora più difficile.

Come startupper, ma anche mentor e advisor per centinaia di start-up, posso dirti che il 90% delle idee di startup -e forse qualcosa in più- è destinata a fallire.

In questo articolo ti elencherò i 13 più comuni errori commessi dagli startupper e neo-imprenditori digitali. 

Leggi questo post con molta attenzione e se stai commettendo uno, o degli più errori elencati sotto, rimedia subito: le chance che la tua startup sopravviva aumenteranno.

1. Voler far tutto da soli

Molti startupper pensano di voler far tutto da soli.

I motivi possono essere diversi. 

Tra i principali: non aver trovato un giusto co-founder, pensare che qualcuno ti rubi l’idea, etc.

Avviare una startup è dannatamente difficile. 

Quello che però è ancora peggiore, è che quando arriveranno i primi problemi (e sì… arriveranno presto!), sarai tu da solo/a a doverti fare carico del tutto.

Da soli, se all’inizio si va più forte, col tempo non si va tanto lontani.

2. Hai targettizzato una nicchia microscopica

In tanti incubatori e acceleratori, nelle masterclass tenute da geni del marketing digitale che non hanno mai avviato nessuna startup in vita loro, sento spesso ripetere il solito mantra: “targetizza una nicchia”.

In effetti, quello della nicchia, è anche il mantra di molti testi di marketing.

Perchè questo consiglio?

Le ragioni principale sono che: avrai meno concorrenza, sarai monopolista in quella nicchia, potrai praticare un prezzo premium, la long-tail e bla bla bla.

Tuttavia, se il tuo prodotto o servizio è migliore di quello della concorrenza, non vedo perché dovresti accontentarti di una nicchia.

Inoltre, una nicchia, se troppo microscopica, non ti consentirà mai di scalare il tuo business e di fatto renderà la tua startup poco attraente agli occhi di qualsiasi investitore. 

La concorrenza in un mercato non è affatto qualcosa di negativo, anzi considerala come un buon segno.

Intanto, comincia a lavora su un business model Canvas. 

3. Scegliere il timing sbagliato per lanciare la tua startup

Il timing per una startup è tutto.

Per timing, non s’intende altro che il “momento giusto” per la lanciare la tua start-up.

Essere troppo avanti o troppo indietro con la tua idea può fare la differenza nel bene o nel male.

Qualche anno fa, nel 2019, un team di visionari mi presentò un e-commerce costruito nel metaverso.

Lanciare un ecommerce nel metaverso nel 2019 sarebbe stato da pazzi: mancava l’UE/UX, la tecnologia -prestazioni di grafica e potenza 3D- erano insufficienti, i devices -esempio gli Oculus 3D- posseduti solo da poche persone.

Lanciare un e-commerce nel metaverso oggi, sarebbe fuori timing comunque. 

Qualche passo avanti è stato fatto -si parla di più di metaverso- ma siamo ancora lontani (la mia predizione, per vedere i primi “prodotti” finiti sul metaverso, è di 10 anni circa).

Qualche settimana addietro un altro team mi ha presentato un progetto per una startup che forse avrebbe avuto senso 10 anni fa. 

Soluzioni? Lavora a un’idea di startup per la quale ci sia mercato già oggi o al massimo tra qualche mese.

4. Non copiare

Il miglior modo per avviare una startup di successo è individuare un problema e risolverlo.

Quindi piuttosto che copiare dagli altri, trova un problema che infastidisce molti utenti e offri loro una soluzione.

Per individuare problemi, parla coi tuoi clienti.

Ricorda: il tuo problema non è necessariamente quello dei tuoi potenziali clienti. Quindi non peccare di troppa saccenza.

5. Non parlare coi potenziali clienti

L’unico modo per capire (e cercare di risolvere!) un problema e parlare con quelli che saranno i potenziali clienti della tua startup.

Imposta cicli di feedback iniziali e ricorrenti con i tuoi utenti.

I problemi si evolvono e se vuoi che la tua startup abbia successo nel tempo, le soluzioni proposte devono stare al passo coi problemi. 

6. Essere inflessibili

Le startup sono come la scienza. Qualcosa che ieri era vero, oggi potrebbe non esserlo più.

La tua idea iniziale deve costantemente evolversi e devi essere pronto/a ad abbracciare un nuovo concetto o apportare anche modifiche sostanziali alla tua idea di startup iniziale (ndr. pivot).

Quindi torna a leggere il punto 5.

7. Essere troppi lenti a lanciare la startup

La perfezione è nemica di una startup.

Per questo prima di cominciare a sviluppare qualsiasi tipo di prodotto o servizio, lavora al RAT.

Il RAT o Riskiest Assumption Test può determinare se i potenziali clienti sono interessati al tuo prodotto o servizio ancor prima di sviluppare l’MVP della tua startup.

Validate le tue ipotesi di business (attraverso il modello RAT), sei pront* per sviluppare un MVP o Minimum Viable Product che (ben inteso!) non è il ancora il tuo prodotto/servizio finito.

Non appena la tua startup soddisferà questi due requisiti:

  • fornisce un valore agli utenti
  • ha un potenziale futuro

LANCIALA e fai trovare la tua startup su internet!

8. Non avere soldi

Lanciare una startup, oltre che time-consuming e anche money-consuming.

Pertanto, prima di cominciare a lavorare a una startup, lavora a come finanziare la tua startup per vedere la tua idea realizzata.

Preparati a raccogliere fondi e, se puoi monetizza subito la tua idea al fine di autofinanziare la tua startup nei primi steps.

Inoltre, se stai pensando di lasciare il tuo lavoro per avviare la tua start-up, fai prima delle attente valutazioni.

9. Focalizzarti sul fatturato invece che sul valore

Molti startupper si focalizzano unicamente sul fatturato.

D’altronde, le metriche di fatturato sono tra le osservate speciali anche di tanti “investitori” (non proprio lungimiranti!).

Più che concentrarti sul fatturato, concentrati invece sul valore e sulla value proposition che la tua startup trasferisce ai clienti. 

Ovvero, se la soluzione proposta dalla tua start-up sta realmente risolvendo IL problema o IL bisogno al cliente finale.

Maggiore sarà il valore trasferito ai clienti dal tuo prodotto o servizio, maggiore sarà lo stato di salute della tua startup.

Sforzati nel costruire una startup di valore. Fare fatturato sarà una logica conseguenza.

10. Seguire i consigli degli investitori

E’ sempre difficile dire di no a qualcuno che ti sta dando i soldi per avviare la tua startup.

Ricorda però, che anche gli investitori sono persone e come tali portano con sé il loro bagaglio di pregiudizi personali e professionali.

Ad esempio, nel 2013, quando con mio team presentammo qualcosa di simile, se non uguale a TikTok, diversi investitori ci dissero che “di social network ce n’erano già abbastanza!”.

Consiglio: senti sempre il parere di un investitore, ma non ascoltarlo necessariamente.

Nota: TiKTok fu lanciato nel 2016.

11. Avere frizioni nel team

Molte startup falliscono a causa di frizione di varia natura all’interno del team.

Trovare i co-founder giusti è difficile (io dico sempre che trovare un fidanzato/a o moglie/marito è più facile che trovare un co-founder)

Collabora sempre con persone di cui ti fidi, che condividano i tuoi stessi valori e la tua integrità professionale. 

Sii flessibile, di mentalità aperta e impara a valutare le persone di cui ti circondi.

12. Non scommettere tutto sulla tua startup

Quando avvii una start-up non scommetterci tutti i tuoi risparmi.

La probabilità che anche la tua startup -anche se non farai nessuno degli errori che ti ho elencato fin qui- possa non farcela, è comunque alta (sorry!).

Mi auguro che a fallire non sia la tua startup, ma è una probabilità che devi sempre considerare.

Circondati di persone positive, che sappiano come motivarti e credi sempre in te stessa/o.

Conclusioni

In questo post ti ho parlato dei 13 più comuni errori commessi dagli startupper nel lanciare la loro startup.

Uno o, come spesso accade, una serie ripetuta di errori, potrà portare a meno chance di sopravvivenza o a un totale fallimento della tua idea imprenditoriale.

Non c’è un errore che ha un peso maggiore.

Tuttavia, un timing sbagliato, pensare di voler far tutto da soli o essere troppo perfezionisti e incaponirsi nel voler creare un prodotto finito, sono spesso gli errori più comuni.

Consiglio? 

Rileggi questo post e se stai commettendo uno -ma sono sicuro che sono diversi errori- correggili quanto prima. 

Ricorda: sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico!

Se ti è piaciuto questo articolo condividilo col tuo team e sentiti pure libero/a di contattarmi se desiderassi un aiuto con la tua startup.

Scritto da Stefano, Startup founder | Digital Entrepreneur | Mentor, seguimi su:

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