Dove vendere online i tuoi prodotti tra Amazon, eBay o un ecommerce. Pro & Contro di ciascuno e come scegliere.
Grazie ad internet i modi per vendere online sono diventati tanti.
Tuttavia, come spesso accade, il “tanto” genera confusione: meglio Amazon o un eCommerce? Meglio eBay o Etsy?
Occupandomi di vendite online e avendo avviato attività su internet dal 2004, in questo post cercherò di portare un po’ di chiarezza.
Vantaggi di vendere online
Grazie a internet, sembra banale dirlo, i vostri prodotti o servizi potranno essere venduti ovunque.
Pensiamo alla recente pandemia di coronavirus: molte persone hanno fatto, per la prima volta, acquisti su internet (compresa mia nonna di 87 anni).
Sempre più persone, anche quando la pandemia passerà, continueranno a comprare online.
Comprare su internet è più comodo e spesso anche più economico. Quindi la gente, fatta questa scoperta, perchè dovrebbe privarsene?
Perché DEVI vendere su internet?
Non voglio spaventare nessuno, ma se hai già un’attività ancora non presente su internet o con una presenza minima, le possibilità di fallire nell’immediato futuro sono davvero alte.
La pandemia da coronavirus ha portato a cambiamenti epocali.
Processi che solitamente impiegano decenni per realizzarsi, sono avvenuti nel giro di qualche settimana.
Tutto ormai si fa online: si lavora online, si compra online, si fanno visite mediche online, ci si incontra con gli amici online, si fanno riunioni online, s’incontra l’anima gemella online… e l’elenco è destinato a crescere.
Non essere online oggi se hai un business o vuoi avviarne uno, significa solo una cosa: fallire.
Come scegliere dove vendere online
Scegliere dove vendere online dipenderà in una buona parte da:
- i prodotti da vendere;
- il vostro budget per avviare o consolidare il vostro business;
- il grado di libertà che vorrete avere;
- le vostre competenze;
Analizziamo 6 diverse modalità per vendere su internet e soprattutto Pro&Contro di ciascuna.
1. eCommerce
Vendere attraverso un proprio sito internet (ndr. eCommerce) è la soluzione migliore se vorrete conservare un pieno controllo su tutto.
Pro: Come già detto poc’anzi, vendere con un ecommerce vi darà un ampio raggio d’azione.
In particolare:
- potrete scegliere un vostro logo;
- sceglierete i colori e il design del sito;
- sarete voi a scegliere altri importanti elementi, come menù e categorie;
- avrete e potrete gestire i contatti dei vostri clienti (utili per successive campagne di marketing);
- potrete scegliere i Paesi nei quali vendere i vostri prodotti e i metodi di pagamento accettati, compresi pagamenti in bitcoin.
Da un punto di vista economico, un e-commerce vi farà risparmiare le commissioni di vendita (in media comprese dal 7 al 15%) che i principali Marketplace come Amazon o eBay invece applicheranno sulle vendite dei vostri prodotti.
Contro: oggi sviluppare un e-commerce è sicuramente assai più economico se confrontato con la spesa necessaria fino a pochi anni fa.
Tuttavia, se la vostra attività non può già contare su un numero elevato di utenti (es. fans su Facebook o Instagram) e in generale di una community online, i costi per “attirare” potenziali clienti sul vostro e-commerce potrebbero essere molto elevati.
Campagne pubblicitarie tramite Google o facebook possono infatti essere molto dispendiose (nell’ordine di migliaia di euro).
Leggi il mio articolo 5 Consigli per vendere online: cosa, dove, come e strategia da usare per capire se avviare un ecommerce è la strategia migliore in relazione ai tuoi obiettivi.
2. Ebay
eBay è stato fondato nel “lontano” 1995 ed è stata anche la prima piattaforma sulla quale ho iniziato a vendere online nel 2004.
eBay al momento ha circa 24 milioni di utenti sparsi per il Mondo.
Pro di eBay: dove vendere online con eBay? Ovunque.
Per sua natura (eBay nasce come sito d’aste o per vendere oggetti usati), con eBay sarà possibile vendere praticamente in tutti i Paesi del Mondo.
Recentemente, grazie alla possibilità di personalizzare ancora di più gli Store e le pagine prodotto quasi come su un e-commerce proprietario, eBay è stato scelto anche da grossi marchi come Adidas, Oakley, Burton, etc.
Inoltre, eBay ha anche una sezione dedicata alle vendite locali per attività fisiche.
Questo in soldoni significa che i vostri prodotti saranno visibili a clienti locali che potranno scegliere di ritirare il prodotto direttamente dal vostro negozio fisico.
Non male, se pensate, che entrando nel vostro negozio potranno acquistare anche altri prodotti a scaffale.
Contro: la competizione su eBay è alta e di conseguenza prima di iniziare a vendere su eBay bisognerebbe studiare attentamente la concorrenza (ma questa regola vale sempre!).
Ebay, come peraltro, tutte i marketplace applica una commissione sulle vendite in media del 10%.
A questo mio post: Amazon o eBay dove è meglio vendere online e perchè trovi un’esamina più approfondita su eBay.
3. Amazon
Amazon ha iniziato la sua attività nel 1994, ma all’epoca vendeva libri e non era l’Amazon che oggi tutti conosciamo.
Stime più o meno ufficiali riportano che Amazon spedisca ogni giorno in media almeno 2.000.000 di pacchi.
Pro: Amazon ispira fiducia negli acquirenti. Inoltre, il processo di acquisto è migliore rispetto a quello del suo principale concorrente eBay.
Amazon è poi il modo più facile per gestire un business online specie aderendo al programma Amazon FBA.
Come per eBay anche con Amazon è possibile vendere in molti Paesi, anche se in numero minore rispetto ad eBay.
Contro: Anche Amazon applica delle commissioni di vendita su ogni prodotto venduto attraverso la sua piattaforma (in media dal 10% al 15%).
Iniziare a vendere su Amazon, soprattutto se alla prima esperienza, è poi un tantino più complicato rispetto ad eBay. I tecnicismi di vendita sono maggiori e le policies più stringenti.
Se vuoi potrai anche leggere: Come si fa a vendere su Amazon e farlo bene in cui troverai tutto quello che devi sapere prima di iniziare.
Se desideri cominciare a vendere su Amazon, dai un’occhiata al nostro corso per vendere su Amazon e leggi sopratutto il mio articolo Vendere su Amazon: 10 regole per guadagnare e non rimetterci soldi che ti eviterà di commettere errori che potrebbero essere fatali alla tua attività di vendita Amazon.
4. Etsy
Almeno in Italia, Etsy è l’alternativa meno conosciuta rispetto ad Amazon o Ebay.
Tuttavia, con i suoi circa 20 milioni di utenti attivi nel Mondo, Etsy rappresenta un’utile alternativa su dove vendere online rispetto ai più classici Amazon ed eBay.
Etsy nasce nel 2005 come la piattaforma dei “creativi” e in generale abbraccia prodotti nelle categorie:
- Gioelli e Accessori
- Abbigliamento e Scarpe
- Arredamento
- Matrimoni e Feste
- Giocattoli
- Arte
- Collezionismo
- Vintage
- … e tanto altro.
Pro: per il Made in Italy o per prodotti realizzati a mano, soprattutto se pensiamo di vendere all’estero, Etsy è l’alternativa di gran lunga migliore rispetto ad eBay o Amazon.
Recentemente è, inoltre, possibile offrire su Etsy anche servizi come quelli di designing o altri servizi creativi.
Etsy permette una personalizzazione delle pagine prodotto davvero elevata.
Cosa poi non scontata, i venditori italiani su Etsy sono assai meno rispetto ad Amazon o eBay. Tradotto: meno concorrenza.
Contro: anche Etsy applica commissioni sulle vendite.
5. Facebook
Il Facebook marketplace è relativamente nuovo, ma può già contare su una Community di potenziali utenti di otre 2,3 miliardi.
Il potenziale di facebook stando ai numeri sopra potrebbe essere davvero elevato ed è per questo che ho deciso di portarlo alla vostra attenzione.
Pro: facebook markeplace nasce per vendere prevalentemente locale. Nota positiva: facebook non applica nessuna commissione o altro costo sulle vendite.
Contro: Facebook non offre nessuna garanzia agli acquirenti (spesso vittime di truffe) e inoltre viene usata perlopiù come mercato per mettere in vendita oggetti di seconda mano.
Al momento, facebook assicura volumi di vendita nettamente inferiori a Amazon, Ebay ed Etsy.
6. Google Shopping
Quando pensiamo a dove vendere online, sicuramente nessuno di voi avrà pensato a Google.
Google non offre nessun servizio come quello di Amazon, eBay, Etsy o Facebook, ma qualcosa di diverso.
Se infatti si lavora con un e-commerce proprietario, Google ti consente di mostrare il tuo prodotto (naturalmente a pagamento) per gli utenti che lo cercano.
Pro: Google Shopping ADS è uno dei modi migliori per promuovere i tuoi prodotti.
Infatti, il tasso per click è molto elevato, la visibilità dei prodotti alta e la clientela può essere targettizzata in maniera ottimale.
Contro: Per utilizzare Google Shopping è necessario avere un proprio e-commerce.
Per ogni click la spesa media è di circa 0,50 € o qualcosa in più. Il costo per click è basso, ma attenzione: un click non garantisce una vendita.
Conclusioni
Ora saprai, avendo letto questo articolo, che i canali dove vendere online sono diversi, ognuno con i suoi Pro o Contro e la scelta potrebbe non essere facile.
Inoltre, quelli di cui ti ho parlato sono solo alcune alternative dove vendere online, ma anche quelle, a mio parere, che funzionano di gran lunga meglio.
Ti consiglio di leggere anche: 10 siti dove vendere online per avviare o consolidare il tuo eCommerce
In generale, se vuoi iniziare a vendere su internet per la prima volta, ti consiglio di valutare un marketplace tra: eBay, Amazon o Etsy.
Il vantaggio di cominciare a vendere su internet con Amazon, eBay o Etsy è di poterlo fare a costi ridotti e sfruttando gli utenti già iscritti a una di queste piattaforme.
Se invece puoi investire qualcosa in più e vuoi fare un investimento sul lungo periodo, l’alternativa migliore potrebbe essere un eCommerce.
Tieni inoltre presente che spesso un mix di canali -esempio: marketplace + ecommerce + Google Shopping- è la strategia che garantisce un successo complessivo migliore.
Sentiti libero/a di contattarmi per ricevere il mio supporto o visita il sito web di Mekitisi (la mia società) per scoprire tutti i servizi che possiamo offrirti.
Scritto da Stefano, Startup founder | Digital Entrepreneur | Mentor, seguimi su: